Utilizzare plantari non conformi nelle scarpe antinfortunistiche comporta gravi conseguenze, tra cui la perdita della certificazione CE delle calzature. Questa certificazione è essenziale per garantire che le scarpe soddisfino gli standard di sicurezza previsti dalle normative vigenti.

 La sostituzione del plantare fornito con la calzatura con uno non indicato dal fabbricante, e quindi non omologato, modifica i valori dei test ottenuti nella fase di certificazione del prodotto e fa decadere la conformità della calzatura alle norme in vigore. Senza questa certificazione, le calzature non sono più considerate sicure per l’uso sul luogo di lavoro.

Inoltre, l’utilizzo di plantari non conformi espone i lavoratori e le aziende a potenziali problemi legali. Se un lavoratore incorre in un incidente con scarpe non omologate, non è in alcun modo tutelato e non può rivalersi sull’azienda produttrice per eventuali danni fisici subiti. Pertanto, è cruciale utilizzare solo plantari certificati, come i Secosol®, per mantenere la conformità normativa e proteggere sia i lavoratori che le aziende da rischi legali.

Norme in vigore per scarpe di sicurezza:

• EN ISO 20345:2022

• EN ISO 20345:2011

Norme in vigore per scarpe da lavoro:

• EN ISO 20347:2022

• EN ISO 20347:2011

Regolamento europeo sui Dispositivi di Protezione Individuale:

• Regolamento UE 2016/425

Legge tedesca sull’assicurazione dagli infortuni:

• DGUV 112-191

• DGUV 112-991

I plantari Secosol hanno superato tutti i test di omologazione:


Assorbimento di
Energia nella zona
del tallone

Dissipazione
delle cariche
elettrostatiche

Puntale di
protezione
delle dita dalla
compressione

Puntale di protezione
delle dita
dagli urti

Resistenza
all‘abrasione dei
tessuti

Come avere il plantare Secosol

Sei un privato? Utilizzare un plantare non certificato nelle tue scarpe antinfortunistiche fa decadere le certificazioni, esponendoti a rischi legali e alla mancanza di tutela in caso di infortunio.